Lo studio tecnico e commerciale di Logima Srl permette al cliente di progettare e preventivare il soppalco in sintonia con le proprie esigenze garantendo il rispetto delle normative vigenti, la personalizzazione, la realizzazione e il montaggio del medesimo in tempi relativamente brevi.
Grazie alle caratteristiche prestazionali dei propri componenti si ha, altresì, la possibilità di raggiungere luci libere considerevoli ed di mantenere un’area di lavoro libera da colonne ed ingombri. I materiali realizzati in acciaio (comprensivi di accessori – come scale e parapetti) sono sicuri e durevoli nel tempo. Inoltre, le grandi portate raggiungibili, unite alla possibilità di installare qualsiasi tipo di pavimentazione, rendono il nostro soppalco versatile, quindi adatto ai più svariati tipi di utilizzo.
Come scegliere, pertanto, il miglior soppalco? Affidandosi a un fornitore come Logima Srl, che è in grado di offrire un servizio chiavi in mano a 360°.
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Email: vendite@logima.it – Tel: +39 045/6020172
Di norma i soppalchi sono veramente utili sotto molti punti di vista, basti pensare al fatto dello spazio che magari in un determinato luogo è carente, quindi perché non affidarsi a un soppalco?
I soppalchi sono soluzioni economiche e durevoli nel tempo che permettono a chi interessato all’acquisto di ottenere un attrezzatura comoda e non ingombrante.
I soppalchi da ufficio ad esempio, permettono di creare postazioni da lavoro in altezza migliorando la qualità dell’ambiente lavorativo e la disposizione dell’ambiente che diventerà più ampia e luminosa, sempre in base alle caratteristiche del prodotto che si ricerca e soprattutto alle dimensioni modificabili a piacimento dagli architetti.
I materiali di ottima qualità rendono il soppalco resistente a qualsiasi eventualità, anche sismiche proiettando la sicurezza del cliente al mio posto per Logima S.r.l che fornirà un’assistenza a 360°gradi e rimarrà sempre disponibile per eventuali aiuti e chiarimenti.
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La prima attività di miglioramento deve partire da un corretto trattamento dei dati di giacenza. Merci obsolete che rimangono ferme in magazzino per un lungo periodo di tempo offrono meno spazio per la merce che invece genera un elevato flusso.
Inoltre, la mancanza di una classificazione delle merci sulle apposite strutture di stoccaggio e l’ideazione di un layout di magazzino poco funzionale possono causare caos e disordine nelle fasi di deposito/prelievo e di movimentazione delle merci.
Le conseguenze di tali mancanze potrebbero essere disastrose: ritardi nella gestione delle commesse oppure una perdita diretta del cliente che si rivolgerà direttamente alla concorrenza. In quest’ultimo caso – favorendo un competitor – non solo si rinuncia ad una quota di fatturato derivante dalla perdita del cliente, ma si rafforza l’avversario rendendosi sempre più deboli.
Abbiamo fin qui capito che sottovalutare tutti questi aspetti di magazzino può portare ad una disastrosa perdita della produttività aziendale. Cosa fare, quindi?
E’ essenziale in questo caso che l’azienda si rivolga ad un fornitore di fiducia, che sappia garantire un servizio di consulenza logistica affiancato ad una vasta esperienza nell’ambito della progettazione e realizzazione di sistemi di stoccaggio che siano di qualità, sicuri, e in regola con le principali normative.
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Nel settore delle scaffalature metalliche – e quindi dei soppalchi industriali – per lo svolgimento di calcoli strutturali e messa in opera del sistema ci si può riferire alle seguenti norme:
Il progettista, infatti, per risolvere al meglio le problematiche del cliente e per aiutarlo nel concreto in base alle sue esigenze deve essere messo al corrente di alcuni elementi. Compito del cliente sarà, di conseguenza, essere il più chiaro e preciso possibile e fornire e specificare tutto quanto necessario al progettista:
Questi elementi aiuteranno a definire a grandi linee il progetto, che dovrà poi essere sviluppato e ampliato, tenendo conto di ulteriori dettagli tecnici. Interessante, inoltre, valutare come, nel caso in cui si desideri un soppalco antisismico, vadano aggiunti altri aspetti, sempre da definire in fase di progetto.
Per queste ragioni sono necessarie delle linee guida di riferimento, da conoscere in modo adeguato e mettere in pratica e da utilizzare in caso di dubbi o problematiche. In fase di progettazione, quando si parla di antisismico, bisogna quindi far riferimento alla normativa vigente in materia:
Queste norme trattano e permettono di definire aspetti come la gestione dei carichi, la resistenza dei materiali, lo sviluppo dei calcoli, i parametri che entrano in gioco e tutto quanto di altro mira a rendere le strutture il più resistenti possibile rispetto alle oscillazioni generate durante un sisma.
Ma come si caratterizza una struttura antisismica?
In ogni caso, per qualsiasi intervento riferito all’aspetto antisismico, che può competere a tutte le strutture metalliche, va sempre tenuta presente la normativa di riferimento in tale materia.
Oltre alle caratteristiche derivanti dall’introduzione in un determinato capannone, quindi, lo si realizzerà in base all’uso al quale è destinato. Per far ciò si può tenere conto di tre elementi:
L’altezza del soppalco si aggira, di norma, tra i 2,7 m e i 2,9 m. Questo intervallo di valori, pressoché standard, permette di svolgere nell’area al di sotto del piano del soppalco anche delle attività. Dunque possono essere introdotti macchinari e il passaggio di personale può avvenire in condizione agevole. Nel caso in cui, però, ci siano delle necessità specifiche, come uso di muletto, furgoncini o altre attrezzature e mezzi di movimentazione che richiedono una maggiore altezza, se il capannone lo consente, questo valore può essere di conseguenza aumentato.
È determinata in base all’esigenza del cliente, in particolare tenendo conto dell’uso che ne farà. Il cliente stesso infatti, a seconda della merce o delle strutture che intende posizionarvi, dà una stima della portata di cui necessita (stima che di solito si aggira tra i 300 e i 400 Kg/mq). Questo dato è fondamentale per impostare il progetto, poiché, proprio per ciò che rappresenta, definisce direttamente quella che sarà la grossezza e la conformazione delle travi e delle colonne, cioè, in altre parole, la struttura portante del soppalco. Per questa ragione la portata determina tutta l’intera progettazione.
In ogni ambiente in cui si valuti l’abitabilità deve essere preso in considerazione il rapporto tra il volume dell’ambiente stesso e gli elementi, come porte e finestre, che garantiscano areazione e illuminazione. Ecco quindi che si parla di aeroilluminazione. Tale aspetto non è esattamente rilevante nel caso di un soppalco industriale a uso magazzino merci in un capannone, ma diventa rilevante nel momento in cui il soppalco è destinato a uffici. La fase che stabilisce le caratteristiche dell’aeroilluminazione non è legata in modo diretto alla fase di progettazione del soppalco, ma può essere definita in una fase successiva sempre dagli stessi progettisti o comunque essere compresa in un lavoro “chiavi in mano”.
Come le caratteristiche del capannone vanno a influenzare l’assetto del soppalco?
L’altezza del soffitto dell’edificio che ospiterà la struttura è l’elemento principale per determinare la possibilità di costruzione o meno del soppalco. È infatti necessario che vi sia spazio a sufficienza in altezza per poter consentire l’introduzione di un piano intermedio. L’altezza del locale è dunque il primo elemento da valutare.
Corrisponde alla grandezza del soppalco ed è in sostanza la metratura del piano di calpestio. Anche in questo caso lo spazio del capannone deve permettere la presenza fisica di un soppalco, ma in modo molto meno vincolante. Tale area può infatti arrivare fino a 1/3 del locale oppure alla sua metà, nel caso in cui si raggiungano i 2,20 metri al di sopra e al di sotto del soppalco stesso. Parametro non proibitivo, quindi, potendo adeguare la metratura del soppalco a quanto permette il capannone, sempre e comunque cercando di accordare il tutto con le esigenze specifiche.
Dalle tubature ai pilastri, nella zona del locale da destinare al soppalco possono esserci numerosi e diversi elementi di disturbo, cioè aspetti che possono rendere difficoltoso da un lato determinare il lay-out della struttura e dall’altro conciliare la richiesta del cliente con quelle che sono le possibilità reali dello spazio a disposizione. Tutte queste caratteristiche devono essere note con esattezza, per fare ciò vanno poste in grande rilievo durante la fase di sopralluogo.