In linea generale si dovrà prendere in considerazione anche l’altezza massima del locale e del vuoto esistente per capire se il mantenimento dell’altezza libera sia pari alla prescrizione di 2,40 mt.
Inoltre, con l’ Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003, è stato emanato un provvedimento che classifica sismicamente il territorio italiano sulla base di 4 zone principali: zona 1 (la più pericolosa, probabilità di terremoto alte), zona 2 (area in cui sono possibili forti terremoti), zona 3 (terremoti poco probabili), zona 4 (la meno pericolosa).
All’interno di quest’ultima è facoltà delle Regioni prescrivere l’obbligo della progettazione antisismica mentre in ciascuna di queste aree viene invece attribuito un valore dell’azione sismica utile per la progettazione, espresso in termini di accelerazione massima su roccia (zona 1=0.35 g, zona 2=0.25 g. zona 3=0.15 g, zona 4=0.05 g).
I soppalchi industriali Logima offrono adeguata resistenza per proteggere gli impianti e le merci dagli eventi sismici. Contattaci ora per un preventivo!
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- Zona 1 – Sismicità alta:
comprende le zone con PGA (Peak Ground Acceleration) superiore a 0,250 g. Possono verificarsi fortissimi terremoti. Le regioni interessate sono Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Umbria, Molise, Campania, Calabria, Sicilia.
- Zona 2 – Sismicità medio-alta:
riguarda zone con PGA compreso tra 0,150 g e 0,250 g. Possono verificarsi forti terremoti. Le regioni interessate sono Emilia Romagna, Lazio, Marche, Puglia, Basilicata.
- Zona 3 – Sismicità medio-bassa:
con PGA tra 0,05 g e 0,150 g. Possono verificarsi forti terremoti, ma rari. Le regioni interessate sono Lombardia, Toscana, Piemonte, Liguria.
- Zona 4 – Sismicità bassa:
con PGA inferiore a 0,05 g. I terremoti sono rari. Le regioni interessate sono Valle D’Aosta, Veneto, Trentino Alto Adige e Sardegna.
Tutti i nostri soppalchi antisismici garantiscono la dissipazione delle vibrazioni causate sia dai moti oscillatori sia da quelli sussultori, aiutando l’Azienda ad evitare perdite economiche dovute al crollo degli scaffali e garantendo la sicurezza dei propri dipendenti.
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- Sismicità del sito di collocazione;
- Costituzione del suolo;
- Ipotesi secondo la quale, in caso di terremoto, le oscillazioni potrebbero giungere da qualsiasi direzione.
Simulando l’ applicazione dei carichi si possono quindi individuare gli elementi fuori sicurezza che andranno ridimensionati (travi, colonne, tasselli…) ai fini della tenuta della struttura in caso di terremoto. Solitamente si pensa anche a versare sui fori di posizionamento del soppalco a pavimento una resina altamente resistente che permette la tenuta dei perni in caso di oscillazioni.
La normativa vigente in materia fa riferimento a:
- “Norme tecniche per le costruzioni” (NTC GU 29/2008);
- Circolare 617/2009 “Istruzioni per l’applicazione norme tecniche delle costruzioni”;
- UNI TS 11376 “Progettazione sotto carichi sismici delle scaffalature per lo stoccaggio statico di pallet”;
- ASSOCIAZIONE COSTRUTTORI ACCIAIO ITALIANI “Linee guida per la progettazione ed esecuzione di scaffalature metalliche in zona sismica;
- Testo Unico Sicurezza Sul Lavoro (D.lgs 81/2008).
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