Inoltre, per l’edificazione di un soppalco bisognerà valutare anche:
- Altezza utile per la costruzione sia nella zona sovrastante che nella zona sottostante il soppalco, che deve tenere conto della sicurezza generale della struttura e delle persone che su di essa ci lavoreranno;
- Superficie, che non deve risultare mai superiore ad 1/3 della superficie del fabbricato ma che può arrivare fino a metà della superficie quando si soddisfano determinati requisiti di altezza sopra e sotto il soppalco;
- Corretta illuminazione e ventilazione della struttura al fine di garantire la salubrità del personale addetto al magazzino;
- Portata del soppalco in funzione dell’impiego che ne sarà fatto (dai 200 ai 1000 kg e oltre);
- Presenza di elementi di intralcio (tubature, impianti esistenti, etc.) ai fini della definizione di un progetto su misura per gli ambienti di magazzino;
- Rischio sismico da valutare sulla base delle caratteristiche del luogo di installazione, con la definizione di apposite relazioni di calcolo finalizzate alla sicurezza di strutture e persone.
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Oltre alle caratteristiche derivanti dall’introduzione in un determinato capannone, quindi, lo si realizzerà in base all’uso al quale è destinato. Per far ciò si può tenere conto di tre elementi:
- Altezza dello spazio sottostante il soppalco
L’altezza del soppalco si aggira, di norma, tra i 2,7 m e i 2,9 m. Questo intervallo di valori, pressoché standard, permette di svolgere nell’area al di sotto del piano del soppalco anche delle attività. Dunque possono essere introdotti macchinari e il passaggio di personale può avvenire in condizione agevole. Nel caso in cui, però, ci siano delle necessità specifiche, come uso di muletto, furgoncini o altre attrezzature e mezzi di movimentazione che richiedono una maggiore altezza, se il capannone lo consente, questo valore può essere di conseguenza aumentato.
È determinata in base all’esigenza del cliente, in particolare tenendo conto dell’uso che ne farà. Il cliente stesso infatti, a seconda della merce o delle strutture che intende posizionarvi, dà una stima della portata di cui necessita (stima che di solito si aggira tra i 300 e i 400 Kg/mq). Questo dato è fondamentale per impostare il progetto, poiché, proprio per ciò che rappresenta, definisce direttamente quella che sarà la grossezza e la conformazione delle travi e delle colonne, cioè, in altre parole, la struttura portante del soppalco. Per questa ragione la portata determina tutta l’intera progettazione.
In ogni ambiente in cui si valuti l’abitabilità deve essere preso in considerazione il rapporto tra il volume dell’ambiente stesso e gli elementi, come porte e finestre, che garantiscano areazione e illuminazione. Ecco quindi che si parla di aeroilluminazione. Tale aspetto non è esattamente rilevante nel caso di un soppalco industriale a uso magazzino merci in un capannone, ma diventa rilevante nel momento in cui il soppalco è destinato a uffici. La fase che stabilisce le caratteristiche dell’aeroilluminazione non è legata in modo diretto alla fase di progettazione del soppalco, ma può essere definita in una fase successiva sempre dagli stessi progettisti o comunque essere compresa in un lavoro “chiavi in mano”.