- SEPARARE: in questa prima fase è necessario distinguere cosa funziona e cosa invece non funziona all’interno del magazzino;
- SISTEMARE: ovvero migliorare il magazzino evitando disordini in generale del materiale stoccato e puntando a una maggiore organizzazione del lavoro attraverso delle strutture ottimizzate ad hoc per velocizzare i flussi di carico/scarico (soppalchi per un maggiore spazio, gravità per velocizzare i flussi, magazzini automatici per accelerare il picking, etc.). Un occhio di riguardo viene dato alla sicurezza delle strutture di stoccaggio al fine di evitare possibili incidenti dei lavoratori.
- SPOLVERARE: fare pulizia totale di tutto ciò che non funziona in magazzino e che non può essere migliorato nel tempo (es. materiali obsoleti e/o soggetti a deterioramento, etc. che quindi andranno eliminati dalla lista dei prodotti destinati alla vendita al fine di eliminare gli sprechi);
- STANDARDIZZARE: creare un metodo che funziona attraverso degli standard condivisi dall’intero gruppo di lavoro che parteciperà inoltre a a riunioni periodiche in cui verranno discussi eventuali problematiche di magazzino al fine di poterle risolvere e quindi “sistemare” definitivamente;
- SEGUIRE LE REGOLE: provvedere a migliorare il clima, l’autodisciplina e il coinvolgimento del personale facendo rispettare le regole attraverso la definizione di obiettivi condivisi a medio-lungo termine e la costante formazione/aggiornamento degli operatori addetti al magazzino.
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Ognuno di essi ha peculiarità precise e ben diverse dall’altro, nonostante per entrambi l’obiettivo comune sia di impiegare lo spazio disponibile in altezza per aumentare la superficie calpestabile, in modo da sfruttare al massimo la cubatura complessiva dell’ambiente. Nella maggior parte dei casi nel settore industriale la scelta cade sulla struttura metallica; ma perché?
Analizzando in prima battuta le due tipologie, possiamo avere un’idea di ciò che accadrebbe in un magazzino:
Con soppalco in muratura:
- la tempistica per la realizzazione sarebbe molto lunga per il fatto stesso di intraprendere un vero e proprio lavoro in muratura;
- si otterrebbe una struttura di certo stabile, ma piuttosto pesante, che andrebbe a gravare, aumentando in modo notevole il carico già previsto per la presenza di merce e materiale da stoccare in seguito, sull’edificio in cui è realizzato;
- l’ingombro non è trascurabile, un’opera in muratura, infatti, è caratterizzata da degli spessori che vanno a occupare molto spazio all’interno dell’ambiente;
- la struttura avrebbe il pregio di non essere caratterizzata da particolari problematiche legate al rumore prodotto a causa della movimentazione;
- realizzare un lavoro in muratura comporterebbe la richiesta di numerose verifiche e modifiche strutturali, che diventano davvero considerevoli se si tiene conto anche dell’aspetto antisismico.
Con soppalco metallico:
- il montaggio e l’installazione sono molto facili e veloci, ciò rende possibile considerare anche soluzioni modulari, cioè soppalchi smontabili e rimontabili nel caso di cambiamenti in magazzino o più in generale strutture modificabili;
- la struttura nel suo complesso risulta molto leggera, nello specifico si tratta di circa 1/5 rispetto a un soppalco in muratura;
- in fase di progettazione, scegliendo il metallo più adatto, ad esempio l’acciaio, è possibile dimensionare il soppalco prevedendo grandi incrementi di carico per la fase di utilizzo e secondo parametri antisismici;
- può essere “modellato” in base alle esigenze; il metallo infatti è adattabile a diverse forme nella fase di lavorazione e permette di realizzare strutture più o meno complesse;
- permette di avere una grande resistenza al fuoco, per garantire maggiore sicurezza in ambienti dove la sicurezza deve essere garantita in ogni eventualità.
A questo punto è evidente che un soppalco industriale in metallo risulta più adatto e vantaggioso in un magazzino o più in generale all’interno di aziende, siano esse manifatturiere o distributive.