Le scaffalature vanno genericamente distinte in:
Al fine di analizzarne il calcolo strutturale, le scaffalature vengono inoltre suddivise in 3 classi:
La normativa che si occupa, invece, della sicurezza delle scaffalature durante il loro utilizzo è costituita dal decreto legislativo n. 81/2008, il quale stabilisce che in fase di progettazione i progettisti debbano tener conto di tutti gli eventuali danni che la struttura potrebbe subire in seguito ad eventuali urti, mentre il proprietario/committente della scaffalatura dovrebbe individuare e prevedere tutti i rischi connessi all’uso della scaffalatura stessa.
Logima a tal fine da oltre trent’anni garantisce ai propri clienti scaffalature di elevato livello qualitativo puntando sulla sicurezza delle strutture progettate e sul rispetto totale delle normative nazionali e internazionali, garantendo affidabilità e durevolezza nel tempo.
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Rispondiamo a questa domanda.
La struttura soppalcata è solitamente realizzata in acciaio laminato mentre le verniciature vengono realizzate a polvere: ciò significa che garantiscono elevata resistenza e lunga durata delle superfici in caso di forti sollecitazioni.
Gli stessi rivestimenti, con pannelli spessi e realizzati con sistema ad incastro garantiscono elevati standard di sicurezza.
Il rispetto delle normative – comprese quelle antisismiche, attraverso l’utilizzo di calcoli ed analisi ad hoc – rende, per ultimo, la struttura completamente idonea a definirsi sicura.
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Ai fini di tale definizione lo scopo di un soppalco è la sua praticabilità (possibilità di accedervi in condizioni di sicurezza) e calpestabilità (possibilità di camminamento su idonea pavimentazione).
Per avvalorare tali concetti bisogna rifarsi ai valori del carico di esercizio che, per i soppalchi, variano tra 300 e 500 kg/mq negli spazi di attività produttive, mentre per le attività industriali si dovrà valutare caso per caso con specifiche relazioni di calcolo.