- Cancelli scorrevoli: Il cancello scorrevole rappresenta la soluzione meno utilizzata ed anche la meno sicura poiché la sua apertura comporta in fase di carico e scarico l’assenza di una protezione. Proprio per tale motivo è essenziale che i lavoratori durante questa fase adoperino idonei dispositivi anticaduta. Solitamente viene utilizzato per carichi molto ingombranti (es. altezze > 2 mt) laddove il cancello basculante sia difficilmente realizzabile.
- Cancelli basculanti: Tale soluzione è da ritenersi limitata in base all’altezza che deve essere tale da non impedire l’apertura del cancello. Il suo utilizzo è da considerarsi sicuro rispetto alla precedente soluzione indicata poiché è lo stesso cancello a costituire una barriera contro la caduta dall’alto equivalendo al parapetto normale con arresto al piede.
- Cancelli a due ante: Anche l’ apertura (manuale o meccanizzata) di un cancello a due ante comporta, pur per il limitato periodo del carico/scarico, l’assenza di protezione. Come per il cancello scorrevole è consigliato l’utilizzo di idonei dispositivi dpi. E’ consigliato per altezze > ai 2 mt.
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- TRAVI PORTANTI: rappresentano l’orditura principale. Le loro dimensioni vengono calcolate in funzione dei carichi che devono sopportare. La loro altezza viene invece determinata preliminarmente con un calcolo statico in cui le variabili sono l’interasse stesso e la distanza tra gli appoggi;
- TRAVI SECONDARIE: rappresentano l’orditura secondaria, in appoggio alle travi portanti;
- COLONNE: costituite da piastre di irrigidimento con fori per l’ancoraggio a terra;
- APPOGGI: parti che vengono fissate sui muri portanti contrapposti;
- GIUNZIONI: unioni tra le travi costituite da piastre presso-piegate angolari fissate alle travi con viteria ad alta resistenza;
- PAVIMENTAZIONE: costitutita da deck (pannello truciolare ignifugo ad alta densità), grigliato (pavimentazione a foratura e rigida strutturalmente per assicurare un adeguato passaggio di luce ed aria) oppure da deck + lamiera grecata (pavimentazione che consente la massima planarità della superficie calpestabile, adatta a carrelli e transpallet);
- INTERASSE: Sarà compito dell’ingegnere strutturista calcolare l’interasse tra le travi in funzione dei carichi previsti, al fine di garantire una protezione antisismica del soppalco;
- SCALE: da definire sulla base dell’utilizzo tenendo presente anche l’ingombro;
- PARAPETTO: elemento di protezione contro le cadute, si compone di traversi orizzontali e montanti come elementi di protezioni verticali. L’altezza degli elementi di protezione viene misurata verticalmente a partire dalla superficie calpestabile (pavimento);
- CANCELLO: può essere basculante, scorrevole o a due ante a seconda dell’utilizzo e dell’ingombro del carico da manovrare.
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Si parla di:
Parapetto. Immancabile ai fini della sicurezza, sia per la merce immagazzinata che per gli operatori che si muovono sul soppalco. Costituito da tre elementi orizzontali: tubo corrimano, tubo ginocchio, batti piede – realizzati in acciaio e antiscivolo -, il parapetto viene avvitato alla struttura del soppalco per ancorarlo ad essa. In alternativa al parapetto, si può valutare la possibilità di un “rivestimento” completo del soppalco tramite una chiusura in cartongesso. Questa soluzione risulta valida in modo particolare quando si intende adibire il soppalco a uso uffici.
Scale. Indispensabili per accedere al piano sopraelevato e garantire il raggiungimento della superficie del soppalco. Vengono disposte nella posizione più comoda rispetto allo spazio di collocamento del soppalco stesso e possono presentare diverse configurazioni; le più utilizzate sono la struttura ad I oppure a U, nel caso in cui sia necessario cambiare la direzione delle scale dal pianerottolo. Fornite di parapetto e corrimano, vengono realizzate con gradini, anch’essi da progettare secondo calcoli specifici, in grigliato o lamiera bugnata. Proprio del numero e della dimensione di questi ultimi dipenderà poi l’ingombro totale della scala.
Stazione di carico-scarico. Elemento utilizzato per lo stivaggio del materiale qualora il soppalco fosse destinato a deposito merci. È solitamente protetto da una catena, oppure da veri e propri cancelli: a battente o scorrevoli (permettono di risparmiare spazio), oppure a ribalta (funzionante secondo un meccanismo basculante che può essere azionato manualmente in modo semplice e immediato). Sono progettati ad hoc in base alle esigenze d’uso.